Biografia

Pierluigi Alberti,  * 15.12.1943 Lugano; Pittore, disegnatore e restauratore. Suoi restauri nella Cattedrale di San Lorenzo a Lugano),nella Cappella di San Nazaro a Montagnola, ecc.

La vicina Val d’Ambra, una piccola vallata laterale della Bassa Leventina, è per Pierluigi Alberti quello che per altri sono le desolate vallate del Tibet: un ambiente, cui solitudine e meditazione sono connaturali. Durante il suo vagabondare alla ricerca di se stesso, Alberti recupera dalle pozze naturali create dallo scorrere delle acque del torrente Rierna frammenti dilavati di rami d’abete di diverso calibro, nei quali il bostrico, vorace insetto della famiglia dei coleotteri, ha inciso i propri tortuosi e imprevedibili percorsi. Attraverso una rigorosa e accurata selezione, Alberti ne isola le parti più significative. Una volta asciutto, fa scorrere il frammento cilindrico, come fosse un matterello per stendere la pasta, su una tavoletta d’argilla fresca, conferendo rilievo alle gallerie scavate dal bostrico nel legno. La matrice viene poi colmata con scagliola fluida al punto giusto, nella quale, una volta indurita e separata dallo stampo resta impresso in positivo, ma questa volta su una superficie piana, l’indecifrabile messaggio del bostrico. Al termine dell’operazione l’artista conferisce alla lastra, usando l’acquarello, una patina o una velatura che non cerca necessariamente di imitare quella originaria del ramo. Ne nasce un alfabeto immaginario ricco di suggestioni e dall’insolito potere evocativo, una sorta di raccolta di sigilli d’epoche arcaiche, di indecifrabili crittogrammi, di antiche rune, ovvero di millenarie iscrizioni alfabetiche nordiche, fatte di brevi segni rettilinei o spigolosi, incisi nel legno o nella pietra (le mandibole del bostrico, sia detto per inciso, non devono però ricorrere, a differenza della mano umana che conduce lo strumento incisorio delle rune, a semplificazioni rettilinee, ma sono libere di vagare liberamente, come natura comanda),oppure ancora di alfabeti alchemici, complessi sistemi di geroglifici votati al mistero e alla segretezza. Nel suo vagare nei boschi e nelle golene, Pierluigi Alberti raccoglie anche testimonianze diverse, segni lasciati dall’uomo nella sua lotta contro il bostrico, ma anche contro la natura. Questi frammenti insignificanti di lame dentate di diverso calibro e foggia corrosi dalla ruggine, residui metallici resi fragili e inconsistenti dalle intemperie, che l’artista raccoglie e sigilla amorevolmente tra fogli di carta fatta mano, conferendo loro una dimensione di atemporalità, vanno idealmente a costituire una sorta di alfabeto immaginario altro, in corrosiva antitesi a quello del bostrico. Pierluigi Alberti, che è per altro anche apprezzato disegnatore di vignette dall’umorismo sottile, mai greve, è artista alla costante ricerca di frammenti di natura o civiltà, che traduce e ci ripropone attraverso un’opera d’arte di inusitata sensibilità, il cui messaggio, anche se composto di tanti minuti tasselli, può essere pienamente compreso solo se colto nella sua globalità.

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L’alfabeto immaginario di Pierluigi Alberti (23 novembre 2001 - 19 gennaio 2002) ‘‘Il suffit d’un prétexte, non d’une cause, pour que nous nous mettions en situation créatrice’’: è proprio questa citazione di Gaston Bachelard che ho voluto anteporre alla mia breve presentazione della mostra di Pierluigi Alberti. Questo artista ticinese, dotato di sottile sensibilità, ha scovato nella natura, passeggiando tra le golene di una sperduta valle laterale della Leventina, le tracce, i solchi lasciati nei rami d’abete dal bostrico, vorace insetto della famiglia dei coleotteri, che hanno fatto nascere in lui la necessità di creare, attraverso un procedimento appositamente messo a punto, un alfabeto immaginario dal suggestivo impatto, visivo ed emotivo. Quando abbiamo deciso di organizzare questa mostra, eravamo consci di situarci ai margini estremi, un po’ come nel caso della mostra “Libri refrattari” dedicata a Pianezzola, del nostro programma e proprio per questo ci incuriosiva la risposta che IN BIBLIOTECA www.fogli.ch 23 critica e pubblico avrebbero dato, ma non potevamo certo immaginarci il calore con cui è stata recepita. L’alfabeto immaginario di Alberti, che mi ostino a chiamare sdrammatizzando “alfabeto del bostrico”, è ricco di suggestioni e ha un insolito potere evocativo. Ognuno può intravedervi qualcosa di diverso, facendosi in qualche modo complice del momento creativo dell’artista. Vi si può scorgere una sorta di raccolta di sigilli d’epoche arcaiche, di indecifrabili crittogrammi, di incisioni rupestri di popoli lontani, di antiche rune, ovvero di millenarie iscrizioni alfabetiche nordiche, fatte di brevi segni, rettilinei o spigolosi, incisi nel legno o nella pietra, oppure ancora di alfabeti alchemici, complessi sistemi di geroglifici votati al mistero e alla segretezza. Accanto a questo alfabeto del regno animale, Alberti ha proposto anche un altro alfabeto fatto dei segni lasciati dall’uomo nella sua lotta contro il bostrico, ma anche contro la natura. Questi frammenti insignificanti di lame dentate di diverso calibro e foggia corrosi dalla ruggine, questi residui metallici resi fragili e inconsistenti dalle intemperie, che l’artista raccoglie e sigilla paradossalmente tra fogli di carta fatta a mano, conferendo loro una dimensione di atemporalità, vanno idealmente a costituire una sorta di alfabeto immaginario altro, in corrosiva antitesi a quello del bostrico. Alberti, attraverso il suo paziente lavoro di ricerca di segni della e nella natura, ci propone un messaggio complesso, stratificato, fatto di tanti tasselli contrapposti, che va oltre la ricostruzione di un mero alfabeto immaginario, che può essere pienamente compreso solo se colto nella sua globalità dei significati. (Alessandro Soldini) 

 

Link:

http://www.fotolabojob.ch/Galleria%20Job_video_Vertebrarti_2017_IMG_6478.mp4

http://www.fotolabojob.ch/Pierluigi%20Alberti.html

http://www.atelieralexander.ch/sites/k_alberti.php

https://www.google.com/search?q=pierluigi+alberti&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=2ahUKEwiqva_7hZzsAhXE_KQKHS7dCX0Q_AUoAXoECAsQAw&biw=1344&bih=731

https://books.google.ch/books?id=qTz9sKDhBMcC&pg=PA7&lpg=PA7&dq=pierluigi+alberti&source=bl&ots=nmvUwwIsjT&sig=ACfU3U12dbjihcbK4NNqOkYKUglGWOdCNQ&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwilsPKNp4jlAhWQ2KQKHX_XCHk4ChDoATANegQICRAB#v=onepage&q=pierluigi%20alberti&f=false

http://artecriticacontemporanea.blogspot.com/2011/05/visarte.html

 https://www.rsi.ch/news/ticino-e-grigioni-e-insubria/Le-bellezze-della-cattedrale1-9649180.html

https://www.stabbondio.ch/IT/San-Nazaro-5089f900$

https://www.lacantinarte.ch/archivio/76-pierluigi-alberti.html

 

 

 

http://www.ilmoesano.ch/spip.php?article4856

7 giugno 2013 al grotto Milesi-Belloli di Cama, i vignettisti caricaturisti della svizzera italiana. In senso orario:
Hanspeter Wyss, Fredi Schafrot, Ircano Romano, Adriano Crivelli, Javier Martinez, Lulo Tognola, Armando Boneff, Corrado Mordasini, Christian Demarta Paul Fontana, Pierluigi Alberti 

Pierluigi Alberti, pittore artista restauratore, noto per le sue vignette e illustrazioni che hanno i topi come protagonisti.
Armando Boneff, il politico, l’onorevole, grafico e attivo come vignettista al Giornale del Popolo.
Adriano Crivelli, grafico, collaboratore del Nebelspalter, che pubblica regolarmente i suoi fantastici e sognanti disegni sul settimanale Ticino 7.
Christian Demarta, grafico, collaboratore della rivista satirica “Il Diavolo”.
Paul Fontana, il vignettista del Moesano-online.
Javier Martinez, grafico, lo spagnolo del gruppo, collaboratore dello studio grafico Boneff.
Corrado Mordasini, l’anima nera del Diavolo e non solo, che pubblica anche sul settimanale Cooperazione.
Ircano Romano, vignettista nei più e diversi giornali satirici.
Fredi Schafroth, il “papà geniale” del gatto Arturo e del cane Peo che pubblica regolarmente su “Il Diavolo” e sul settimanale Cooperazione e altre testate.
Lulo Tognola, grafico, già collaboratore del Nebelspalter, ora quasi presente giornalmente con il “Sofà” sulla Regione Ticino.
Hanspeter Wyss, il decano del gruppo, il maestro assoluto, già collaboratore del Nebelspalter pluripremiato al salone dell’umorismo a Bordighera.

 


Fotografie di ALBERTI Pierluigi

Pierluigi Alberti, Di Vinum, mostra a La cantina di Muzzano, 04.09.2020 - 13.09.2020Pierluigi Alberti, Di Vinum, mostra a La cantina di Muzzano, 04.09.2020 - 13.09.2020Pierluigi AlbertiPierluigi Alberti
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