Biografia
Armand Pierre Fernandez, noto come Arman, * 17.11.28 Nizza, † 22.10.2005 New York. È stato un pittore e scultore francese. Studiò all'École des Arts Décoratifs a Nizza, dove incontrò Yves Klein, e poi all'École du Louvre. Fu un membro del gruppo Nouveau Réalisme.
Le prime tele di Arman furono realizzate fino ai primi anni cinquanta come pittore tradizionale, il distacco vero e proprio dalla pittura tradizionale avvenne subito dopo questo periodo, infatti furono realizzate opere con "timbri" su carta replicati quasi ossessivamente, passando in un secondo momento alle tracce e alle impronte, le Allures.Nei primi anni sessanta lo stile artistico di Arman subisce un nuovo cambiamento, è in questo periodo infatti che nelle sue opere il pittore francese inserisce oggetti distrutti. L'artista era solito inserire nelle sue tele strumenti musicali infranti. Una parte del suo lavoro fu poi basata sulle accumulazioni di oggetti come scarpe, monete, orologi, pennelli, tubetti di colore e altro. Si è dedicato anche a opere scultoree, in genere bronzee, che rappresentavano gli stessi soggetti delle tele.Tra i massimi esponenti del nouveau réalisme, corrente artistica vuole raccontare l'uomo attraverso oggetti di uso quotidiano (scarpe, orologi, monete, ecc...). Per via delle molteplici tecniche usate, Arman è considerato uno scultore-pittore. Lui stesso si definirà perfettamente presentandosi come “un peintre qui fait de la sculpture”.
Luigi a Marca è stato suo allievo.
Arman (Armand Pierre Fernandez) nasce a Nizza il 17 novembre 1928. Dopo essersi laureato in filosofia e matematica, nel 1946 si iscrive all’École Nationale des Arts Décoratifs di Nizza. Tre anni dopo si trasferisce a Parigi per approfondire lo studio dell’archeologia e dell’arte orientale all’École du Louvre. Nel 1953 ritorna a Nizza e inizia a lavorare con un linguaggio astratto, collaborando con Yves Klein. L'anno successivo rimane colpito dalle opere di Kurt Schwitters esposte a Parigi e sperimenta l’uso di timbri per ufficio, dando vita ai primi Cachets, presentati nel 1956 alla sua prima mostra personale presso la Galerie du Haut-Pavé di Parigi. Nel 1958, un refuso su un catalogo lo porta a eliminare la "d" finale del suo nome, diventando semplicemente Arman.
Nello stesso anno realizza gli Allures d’objets, impronte su carta di oggetti immersi nel colore a olio. Nel 1959 crea le sue prime sculture: le Accumulations, composte da oggetti identici d’uso comune, e le Poubelles, assemblaggi di scarti raccolti in contenitori trasparenti.
Nel 1960 firma il manifesto del Nouveau Réalisme, partecipando attivamente alle iniziative del movimento. L'anno seguente visita per la prima volta New York, dove espone alla Cordier-Warren Gallery e partecipa alla mostra The Art of Assemblage al Museum of Modern Art. Durante gli anni Sessanta approfondisce la sua ricerca artistica con opere come i Coupes (oggetti tagliati o segati),i Colères (oggetti rotti o danneggiati),le Combustions (oggetti bruciati) e le Inclusions (accumuli inglobati in resina di poliestere trasparente). Espone allo Stedelijk Museum di Amsterdam nel 1964 e alla Biennale di Venezia nel 1968.
Negli anni Settanta sperimenta l’uso del calcestruzzo e di componenti di automobili fornite dalla Renault per realizzare nuove Accumulations. Nei decenni successivi continua a esplorare materiali e tecniche diverse, creando opere pubbliche di grande impatto come il monumento bronzeo À la République (1984),collocato presso il Palais de l’Élysée a Parigi, e la monumentale Espoir de Paix (1995) a Beirut, un'imponente installazione composta da carri armati inglobati nel cemento.
Alla fine degli anni Novanta la sua ricerca artistica si radicalizza ulteriormente. In parallelo realizza incisioni e disegni di grande formato, collaborando con poeti e scrittori. La sua opera è stata celebrata in numerose mostre fino alla sua morte, avvenuta a New York il 22 ottobre 2005.
È sepolto al cimitero del Père-Lachaise a Parigi. Sulla sua tomba fece scrivere la beffarda epigrafe "Enfin seul!" (finalmente solo).
Link:
https://www.bugnoartgallery.com/it/arman/