Biografia
Giusppe Bolzani, * 30.8.1921 Bellinzona, † 26.7.2002 Mendrisio. Studia a Milano, all’Accademia di Brera, dove si diploma nel 1947. Lo stesso anno tiene la sua prima mostra personale alla Galleria Cornice di Bologna. Soggiorna a Parigi nel 1949, quindi è ospite per due anni dell’Istituto svizzero a Roma. Per circa un decennio si occupa anche della realizzazione di affreschi in edifici pubblici, al Palazzo delle dogane di Chiasso (1949),nell’Aula magna della Scuola superiore di commercio a Bellinzona (1952) e nel Palazzo del Governo a Bellinzona (1957). Nel 1952 è invitato a partecipare al «Gruppo della Barca», di cui fanno parte Mario Marioni, Pietro Salati e Alberto Salvioni, con i quali si presenta in una serie di esposizioni nel Ticino e nella Svizzera interna. Nel 1960 ritorna a Parigi per un soggiorno di studio; nel 1964 riprende l’attività pubblica con il pannello per l’Expo di Losanna, commissionato dall’architetto Tita Carloni. Negli anni 1983–84 l’attività di frescante si rinnova mediante le decorazioni per il Palazzo Mercurio di Chiasso e per il Liceo cantonale di Mendrisio; da sempre si esprime come disegnatore e pittore da cavalletto di cui sono testimonianza mostre personali tenute periodicamente dal 1947, fra le quali si distinguono quelle a cura di Virgilio Gilardoni, nel 1954 e nel 1962, e le antologiche del 1994, alla Civica galleria d’arte di Bellinzona, e del 2000, al Museo d’arte di Mendrisio. Membro della Commissione cantonale dei monumenti storici e artistici (1960–1981) e della Commissione del Museo d’arte di Mendrisio (dal 1984).
Compiuta la fase accademica a Milano, sotto la guida di Aldo Carpi, Carlo Carrà e Achille Funi a Brera, nei primi anni ’50 l’artista attua il suo linguaggio, la cui cifra espressiva, in lenta progressione, si rivela costante nel tempo. In esordio l’artista conferisce sostanza civile all’argomento di un gruppo di disegni che manifestano interesse per la scultura. La costruzione dell’immagine, sorretta dalla riflessione sul cubismo e dall’interesse per la pittura di Cézanne, riflette la caratteristica principale dell’artista, la cui opera si iscrive nel solco del naturalismo informale, di impronta lombarda. Più di Morlotti, contano le presenze di Afro e Renato Birolli, contigue all’immagine sobria di Bolzani che tende all’astrazione pur aderendo al motivo di natura. La stesura controllata della materia, ma soprattutto l’articolata scrittura del segno, conferiscono all’impianto saldo della pittura di Bolzani un ritmo interno teso e difficile che lascia affiorare sottili inquietudini. L’immagine lenta, fortemente strutturata nei dipinti, scatta nei disegni a penna, graffianti e spogli, in cui si configura l’incrocio fra i dati umano e naturale, in rapida metamorfosi. La concisione del linguaggio di Bolzani, in crescendo su tempi lunghi, consegna durata all’immagine di un artista che si è saputo ritagliare uno spazio nobile e appartato.
Opere: Bellinzona, Museo Villa dei Cedri; Chiasso, Credit suisse; Lugano: Museo cantonale d’arte, Museo civico di belle arti; Mendrisio, Museo d’arte; Winterthur, Kunstmuseum.
Matteo Bianchi, 2004
Links sull'artista:
https://www.ticinonews.ch/infoaziende/109956/mostra-e-monografia-di-giuseppe-bolzani
https://lanostrastoria.ch/entries/WxlnNylGXYkhttp://www.villacedri.ch/Giuseppe-Bolzani-9b134b00
https://lanostrastoria.ch/entries/ajVA468mXb0
http://museo.mendrisio.ch/it/mostre/archivio-mostre/mostre-2000-2004/mostre/giuseppe-bolzani.html
https://issuu.com/parrocchiabiasca/docs/san_pietro_di_biasca_ridotto
http://www.lacornice.ch/scan.Bolzani%202013.pdf
http://kunstatrium.ch/giuseppe-bolzani-lultimo-naturalismo/
https://lanostrastoria.ch/entries/WxlnNylGXYk