Biografia

Arturo Bonfanti,  24.5.1905 Bergamo,  21.1.1978 Bergamo. Dal 1924 studia alla Scuola d'Arte "Andrea Fantoni" di Bergamo; nel 1926 si trasferisce a Milano e si dedica all'attività grafica e alla decorazioni d'interni. Negli anni Trenta si avvicina al gruppo degli artisti astrattisti che gravitano intorno alla Galleria del Milione di Milano; la sua arte è anche influenzata dalla metafisica di Carlo Carrà e da "L'Esprit nouveau" di Amédée Ozenfant e Le Corbusier. Durante la Seconda guerra mondiale fa ritorno a Bergamo. Nel dopoguerra compie diversi viaggi a ParigiZurigo e Monaco. Nel 1947 la sua pittura diventa astratta, tesa alla semplificazione delle forme in senso geometrico. A differenza di molti artisti di quel periodo, non partecipa a nessun movimento. Nel 1968 ottiene il riconoscimento internazionale grazie alla sala personale che la XXXIV Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia gli dedica. Partecipa inoltre alla IX e X quadriennale di Roma.

La sua prima personale si tiene a Bergamo nel 1927. Nel 1930 sposa Luisa Ferravilla, figlia del celebre attore, e due anni dopo nasce Adriana. 
Il 1947 è l'anno in cui perviene all'astrazione geometrica. Nel 1952, interessandosi attivamente ad esperienze cinematografiche e realizzando cortometraggi che presenta all' VIII Festival d'Amateurs di Cannes dove ottiene nel 1954 con "La chiave di Calandrino" il Prix du Film des Marionettes. È sua la scenografia della Panchina di Sergio Liberovici al Teatro Donizetti di Bergamo nel 1956. 
Dal 1960 al 1975 allestisce mostre personali e collettive in varie città italiane, d'Europa e d'America; partecipa con sale personali alla IX Quadriennale di Roma (1965),alla XXXIV Biennale Internazionale di Venezia (1968) e alla X Biennale di San Paolo del Brasile (1969). 
Ritrova e frequenta in Canton Ticino gli amici Arp e Nicholson e sempre in Ticino, presso l'Atelier Lafranca di Locarno, realizza buona parte della sua produzione grafica. 
Nel 1975 si sottopone ad un grave intervento chirurgico che lo obbliga a ridurre notevolmente la sua attività creativa. Muore a Bergamo nel 1978 per un improvviso malore. 

 

 

Link:

 

https://www.google.com/search?q=arturo+bonfanti&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=2ahUKEwja9evm0fT-AhXO-qQKHTDpBVMQ_AUoAXoECAEQAw&biw=1536&bih=755&dpr=1.25

https://www.buchfreund.de/de/d/p/62594978/arturo-bonfanti

https://lorenzelliarte.com/exhibitions/137-back-to-the-future-new-exhibition/overview/

https://www.electa.it/prodotto/arturo-bonfanti-2/

 

 

Arturo Bonfanti Editore: Locarno, Città di Locarno, 2002

A cura di Luigi Cavadini. Riccardo Carazzetti. - Arturo Bonfanti (1905 -1978) pittore italiano. Dal 1924 studia alla Scuola d`Arte "Andrea Fantoni" di Bergamo; nel 1926 si trasferisce a Milano e si dedica all`attività grafica e alla decorazioni d`interni. Negli anni Trenta si avvicina al gruppo degli artisti astrattisti che gravitano intorno alla Galleria del Milione di Milano; la sua arte è anche influenzata dalla metafisica di Carlo Carrà e da "L´Esprit nouveau" di Amédée Ozenfant e Le Corbusier. Durante la Seconda guerra mondiale fa ritorno a Bergamo. Nel dopoguerra compie diversi viaggi a Parigi. Zurigo e Monaco. Nel 1947 la sua pittura diventa astratta. tesa alla semplificazione delle forme in senso geometrico. A differenza di molti artisti di quel periodo. non partecipa a nessun movimento. Nel 1968 ottiene il riconoscimento internazionale grazie alla sala personale che la XXXIV Esposizione Internazionale d`Arte di Venezia gli dedica.

 

 

 

Hand-Signed and dated. Publisher: Editions Panderma Carl Laszlo. Arturo Bonfanti (1905–1978) was an Italian painter born in Bergamo. Biography Having studied at the Andrea Fantoni art school in Bergamo since 1924, Bonfanti moved to Milan in 1926 and devoted his energies to graphic art and interior decoration. It was in the 1930s that he developed relations with the group of abstract artists gravitating around the Galleria del Milione in Milan. He was also influenced by the Metaphysical art of Carlo Carrà and L’Esprit nouveau of Amédée Ozenfant and Le Corbusier. His return to Bergamo during World War II was followed in the post-war period by various trips to Paris, Zurich and Munich. In 1947 he started to produce abstract paintings, aiming for the geometric simplification of forms. Unlike many artists of that period, he did not join a specific artistic movement, and his creativity was not confined by medium. In 1954, he won an award at the Cannes Film Festival for his film La chiave di Calandrino. During the 34th Venice Biennale in 1968 the Italy pavilion devoted a room exclusively to his artworks. Bonfanti participated in the controversial São Paulo Art Biennial of 1969, which was the subject of an international boycott. He represented Italy in a group exhibition with Mario Radice, Ferruccio Bortoluzzi, Giovanni Korompay, Lucio Saffaro, Piero Rambaudi, and Giuliano Vangi.

 

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Fotografie di BONFANTI Arturo

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