Biografia

Aoi Huber Kono, * 18.4.1936 Tokyo. Figlia di Takashi Kono, famoso artista e designer giapponese, si diploma nel 1960 alla Tokyo Geijutsu Daigaku (Università delle arti). Nel 1960 si trasferisce a Stoccolma per seguire un corso di perfezionamento in grafica presso la Konstfackskolan (Scuola d’arte e mestieri). Nella città svedese conosce Max Huber, grafico svizzero che nel 1962 diventa suo marito e con il quale si stabilisce a Milano (1962-1970) e poi a Sagno nel Canton Ticino. Accanto all’opera pittorica, nel 1963 inizia la collaborazione con le Arti Grafiche Nava per le quali realizza le illustrazioni per le copertine della collana di dischi etnografici curata da Robero Leydi. La produzione grafica di Aoi Huber-Kono spazia in questo decennio da disegni per piastrelle, piatti e gioielli alle illustrazioni per pubblicità e riviste. Una tappa importante è il libro per bambini Il grande pesce per le Emme Edizioni (1968),che avvia tutta una serie di opere dedicate all’infanzia (libri e giochi).

Nel 1976 tiene la sua prima mostra personale alla Galerie Bettina di Zurigo alla quale seguono personali e collettive in Svizzera e all’esterno. Dal 1979 è l’incontro con il pittore italiano Mario Radice che introduce l’artista nel campo dell’incisione. Dagli anni ’80 si dedica anche alla progettazione di tappeti, collaborando con l’architetto Mario Botta. Nel 2002 è tra gli iniziatori della Fondazione Max Huber-Kono, che ha per scopo la divulgazione della conoscenza della grafica, del design, della fotografia e della comunicazione visiva e ha portato alla creazione del m.a.x. Museo di Chiasso, inaugurato nel 2005. Nel 2009 vi si tiene una sua mostra personale. Vive e lavora a Novazzano.

Gli esordi di Aoi Huber-Kono coincidono con il suo arrivo in Italia nei primi anni ’60. La visone estetica tipica del suo paese d’origine, fatta di asimmetria, semplicità, modestia, intimità e suggestione di processi naturali aveva già trovato nella giovane artista significativi agganci nella cultura figurativa occidentale (Paul K, Henry Matisse). Nella serie di dipinti sul tema della casa del periodo 1961-64, frutto del fascino che ebbe su di lei l’architettura a sud delle Alpi, la realtà è rarefatta, ridotta in campiture colorate, leggere e raffinate (La casa rossa 1963),mentre nei disegni il tema è reinventato da una linea sottile che segue il minimalismo dei testi ricamando volute e arabeschi nello spazio aperto del foglio (Le case, libro illustrato e scritto dall’artista per le Arti Grafiche Nava, 1964). Nell’ambiente artistico milanese, che aveva visto Max Huber tra i protagonisti del rinnovamento della grafica del secondo dopoguerra, l’artista riesce a ritagliarsi un suo spazio collaborando accanto al marito nel campo della grafica, dell’arredamento, del design e dell’editoria per l’infanzia. Con i suoi libri di poche parole e segni racconta di esperienze semplici e universali, avvicinandosi senza sforzo al mondo infantile. 

Accanto all’arte applicata, continua a esprimersi attraverso la pittura e dal 1979 anche con l’incisione in composizioni astratte, fondate su un colore vivo e luminoso che diventa spazio aperto, nel quale il punto di partenza è quasi sempre una piccola forma o una linea colorata, mai rigidamente geometrica o rettilinea, a cui viene minuziosamente affiancata un’altra e così via, sviluppando vibranti tessiture, mosse da un’armoniosa pulsione che rimanda alla natura. Lo spirito libero e creativo di Aoi Huber-Kono opera sul filo di questo personale astrattismo lirico senza soluzione di continuità tra arte e oggetto d’arredamento. Lo dimostrano anche i tappeti, progettati e curati in tutte le fasi di lavorazione, dove la materia-lana concorre alla morbidezza della forma-colore e alla definizione mossa della linea. L’artista continua a comporre ancor oggi con il suo linguaggio di semplici forme e colori a testimoniare con grazia e poesia quello che il suo amico Bruno Munari sosteneva: l’arte è anche un gioco.

Opere: Bellinzona, Palazzo del Governo, sala dei ricevimenti; Locarno, Collezione UBS; Lugano, Museo d’arte della Svizzera italiana.

Marcella Snider Salazar, 2018

 

Aoi Huber Kono, Graphiste japonaise née en 1936 au Japon, Aoi Huber-Kono est la fille du graphique japonais Takashi Kono. Après l'école d'art, elle est diplômée de l'Université d'Art et de Musique de Tokyo. En 1960, avec un séjour à Stockholm, où elle a étudié le design graphique, elle a commencé sa vie européenne. En 1961 elle a déménagé à Milan et a commencé à travailler avec Max Huber, qui deviendra son mari. 
En plus d'exposer ses œuvres dans de nombreux pays, Aoi conçoit des dessins pour céramique, jouets, tissus et tapis. En 1979, elle rencontre Angelo Tenchio qui devient son professeur dans la technique de la gravure. De 1979 au début des années 90 Aoi consacre une partie de sa recherche artistique dans le monde de la gravure et a exposé internationalement.

 

Link:

https://www.aoihuberkono.ch/

https://stimadidanno.wordpress.com/2013/02/01/aoi-huber-kono-il-grande-pesce/https://www.google.com/search?q=aoi-huber-kono&tbm=isch&source=univ&sa=X&ved=2ahUKEwiMxdvejM3oAhXSwKQKHRRoAwIQsAR6BAgKEAE&biw=1330&bih=718

https://www.tio.ch/ticino/244254/inaugurato-questa-mattina-il-m-a-x-museo

http://www.stellanove.ch/huber_aoi.html

https://stimadidanno.wordpress.com/2013/02/01/aoi-huber-kono-il-grande-pesce/

https://www.youtube.com/watch?v=0a8B-brJfro

https://huberfornaresio.wordpress.com/2012/01/31/biografia/

http://www.lacantinarte.ch/archivio/24-aoi-huber-kono.html

https://www.rsi.ch/la1/programmi/informazione/memory/documenti-d-archivio/Max-Huber-a-Sagno-12540753.html

https://www.galleriadoppiav.com/nakama-2/

https://artslife.com/2022/01/18/intervista-ad-aoi-huber-kono/

 

 

 

 

 

 

 


Fotografie di HUBER-KONO Aoi

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