Biografia

Cesare Lucchini, nato il 10 luglio 1941, dopo gli studi superiori a Bellinzona, si trasferisce a Milano per frequentare l’Accademia di Brera dove si diploma nel 1965 con una tesi su Nicolas De Staël. A partire da questa data, pur tenendo uno studio anche in Ticino, per un ventennio vive e lavora nella capitale lombarda beneficiando del dinamismo culturale di Milano; nel frattempo compie numerosi viaggi di studio in Europa. Nel 1988 lascia lo studio milanese per trasferirsi prima a Düsseldorf e poi a Colonia, alternando con regolarità periodi di lavoro in Germania ad altri in cui ritorna in Ticino, nella «fabbrica» di Bruzella. Nel 2002 apre lo studio a Lugano.Tra le numerose mostre personali si segnalano quelle alla Pinacoteca Casa Rusca di Locarno, al Musée d’art et d’histoire di Neuchâtel (1992),al Palazzo dei Diamanti di Ferrara (1993),al Museo di San Pietroburgo e al Manège di Mosca (1998),alle Kunstsammlungen Chemnitz, al Museo cantonale d’arte di Lugano (2008) e al Kunstmuseum di Berna (2016).

Avviatosi nel solco del naturalismo lombardo, ma con il pensiero già attento alla lezione di De Staël, fin dai primi anni ’60 è evidente nei dipinti di Cesare Lucchini la ricerca di un’immagine più leggibile e di una sintassi più sorvegliata nell’intento di distanziarsi da una pittura informale troppo emotiva. Tale processo si farà più accentuato a partire dal 1964 con richiami pop che daranno sempre più spazio all’invadenza massificante dei «beni di consumo», sottoposti a ingrandimento e resi con campiture piatte e acidule, i quali col tempo acquisteranno un colore più mosso e una dimensione più privata ed esistenziale. Nasce così la serie degli Interni (1975-1980) incentrata sullo spazio vitale dell’artista, lo studio, il tavolo, il cavalletto con gli strumenti da lavoro: oggetti del quotidiano con il loro vibrato di luci e di ombre, di risonanze interiori, espressi con una pittura fattasi più tonale e atmosferica dentro cui ritorna l’eco della lezione che da De Staël e Giacometti arriva a Bacon e Sutherland.

Seguirà poi la serie degli Atelier (1980-1985),caratterizzata dal vistoso ampliamento dei formati, di norma orizzontali, e dal conseguente rinnovamento sia dello schema compositivo che del colore non più inteso come amalgama di materia-luce, ma dato con pennellate energiche e costruttive così da creare un alternarsi di tacche o superfici in successione dentro una spazialità che va facendosi progressivamente più libera, fluttuante ed emotiva anche nel colore che qua e là si fa timbrico.

Con il trasferimento dello studio in Germania la pittura di Lucchini registra una forte condensazione dell’immagine attorno a un unico elemento. La serie sul tema Quasi una testa (1991-2003) – che è testa e teschio allo stesso tempo – diventa il mezzo attraverso il quale l’artista dà empito al portato emozionale del gesto, del ritmo e del colore tramite pennellate che a volte si aggrovigliano e incupiscono fino quasi a sprofondare nel buio, altre volte si accendono invece dei colori caldi e tersi del mattino. Un processo che si accentua con il recupero di suggestioni neo-informali e che in quella forma simbolicamente condensa traccia o memoria di uno spazio e di una presenza umana.

Proprio la figura umana nel suo spazio di vita sarà il tema dominante del suo più recente grande ciclo: Quel che rimane (dal 2004),che include altre sequenze, tra cui Qualcosa si muove, Il bambino soldatoLampedusaLa caduta, Ascensione, Ultima Cena, Venti di guerra. Ora l’artista attinge direttamente alle terribili notizie riportate quotidianamente dai media.Tutto Quel che rimane è il cumulo di macerie e disperazioni che segnano drammaticamente il nostro tempo, dalle migrazioni forzate alle devastazioni ambientali: problematiche che coinvolgono e sconvolgono l’uomo contemporaneo e che sembrano non trovare mai risposta. La pittura di Lucchini, che si distende con grande libertà di segno e di colore su formati di grandi dimensioni, non descrive ma accenna: i passaggi sono sfumati, gli oggetti si sfaldano o si contaminano, le poche figure che emergono sono colte nella loro solitudine dentro spazi sconvolti e instabili. Pur muovendo da incipit narrativi, egli punta al coinvolgimento emotivo dell’osservatore cui offre spunti di riflessioni su temi inerenti la nostra contemporaneità.

Opere in collezioni istituzionali (selezione): Basilea, Collezione d’arte Helvetia; Bellinzona, Museo Villa dei Cedri; Berna, Kunstmuseum Bern; Chemnitz, Museum Kunssammlung; Colonia, Nordstern Versicherung; Lugano, Museo d’arte della Svizzera italiana, Collezione dello Stato del Cantone Ticino e Collezione della Città di Lugano; Mendrisio, Museo d’arte; Neuchâtel, Musée d’art et d’histoire.

Claudio Guarda, 1998, aggiornato, 2022

 

Link:

https://www.cesarelucchini.ch/

https://www.google.com/search?q=cesare+lucchini&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwig6cutkKPgAhWELlAKHTDYDgwQ_AUIDigB&biw=1344&bih=731

https://www.rsi.ch/play/tv/portrait/video/cesare-lucchini-e-mario-matasci?urn=urn:rsi:video:8481637

https://www.rsi.ch/rete-due/programmi/cultura/voci-dipinte/studio-d-artista/Incontro-con-Cesare-Lucchini-8671744.html

https://www.azione.ch/cultura/dettaglio/articolo/le-presenze-di-cesare-lucchini-1.html

https://www.youtube.com/watch?v=gFEOaq85UkE&list=PLpr2lS8c-lq4N1MP6Y9ujTtwBYqGH_XEu

https://www.youtube.com/watch?v=9jzfbN3Do8M

https://www.youtube.com/watch?v=ABOkC41K-Gg

https://www.youtube.com/watch?v=dfoWLZij2gs

https://issuu.com/ticinowelcome/docs/tw_51_light

https://www.youtube.com/watch?v=s7EBMGq_rKU

https://www.youtube.com/watch?v=gFEOaq85UkE

https://www.youtube.com/watch?v=PdJ1FmvRwcg

https://www.ticinowelcome.ch/item/40-quel-che-rimane

https://www.rsi.ch/play/tv/portrait/video/la-terra-trema-cesare-lucchini-pittore?urn=urn:rsi:video:16142662

https://www.rsi.ch/cultura/play-top/La-terra-trema-Cesare-Lucchini-pittore-16145635.html

https://www.facebook.com/mendrisiomuseodarte/videos/181836054178446/?locale=de_DE

https://www.rsi.ch/cultura/play-top/Cesare-Lucchini-16202731.html

 

 

    


Fotografie di LUCCHINI Cesare

Cesare LucchiniCesare LucchiniCesare LucchiniCesare LucchiniCesare LucchiniCesare LucchiniCesare LucchiniCesare LucchiniMostra "La terra trema" di Cesare Lucchini, al Museo d'arte di Mendrisio, dal 25 marzo 2023 al 25 giugno 2023Mostra "La terra trema" di Cesare Lucchini, al Museo d'arte di Mendrisio, dal 25 marzo 2023 al 25 giugno 2023Mostra "La terra trema" di Cesare Lucchini, al Museo d'arte di Mendrisio, dal 25 marzo 2023 al 25 giugno 2023Mostra "La terra trema" di Cesare Lucchini, al Museo d'arte di Mendrisio, dal 25 marzo 2023 al 25 giugno 2023Mostra "La terra trema" di Cesare Lucchini, al Museo d'arte di Mendrisio, dal 25 marzo 2023 al 25 giugno 2023Mostra "La terra trema" di Cesare Lucchini, al Museo d'arte di Mendrisio, dal 25 marzo 2023 al 25 giugno 2023
Marjan Carazzetti, Giuliano Togni, Dr. Gianna A. Mina e Gianni RealiniGiuliano Togni, Marjan Carazzetti, Cesare Lucchini, Mendrisio 25 marzo 2023Luciano Carazzetti, Giuliano Togni, Cesare Lucchini, Mendrisio 25 marzo 2023Mostra "La terra trema" di Cesare Lucchini, al Museo d'arte di Mendrisio, dal 25 marzo 2023 al 25 giugno 2023
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