Biografia
Arnaldo Pomodoro, Nato a Morciano di Romagna il 23 giugno 1926) è uno scultore e orafo italiano. È considerato uno dei più grandi scultori contemporanei italiani, molto noto ed apprezzato anche all'estero. È fratello maggiore di Giorgio "Giò" Pomodoro, anch'egli scultore.
È famoso soprattutto per le particolari sfere di bronzo, il materiale che predilige per le sue opere, che si scompongono, si "rompono" e si aprono davanti allo spettatore, che è portato alla ricerca e alla scoperta del meccanismo interno, in un contrasto tra la levigatezza perfetta della forma e la complessità nascosta dell'interno.
CAGLIARI. Se nel 2002 la Ciga cambierà padrone, sarebbe il quinto passaggio di proprietà in 17 anni. Il principe Karim Aga Khan acquistò la catena alberghiera (Ciga è l'acronimo di Compagnia Italiana Grandi Alberghi) nel 1985 da Orazio Bagnasco, il finanziere genovese con residenza in Svizzera, inventore del primo fondo di investimento immobiliare venduto in Italia.
Oberato tra troppi debiti, in un momento sfavorevole per il turismo, Karim dovette vendere: nel 1995 il pacchetto fu comprato dalla Sheraton che, nel 1998, fu incorporata nella Starwood Hotel & Resorts, uno dei quattro colossi mondiali del settore insieme con Hilton, Hyatt, e Marriott.
Nei primissimi giorni del novembre 2000, la Starwood - per far cassa - decise di alienare i venticinque alberghi tuttolusso. Tra questi, i quattro della Costa Smeralda (Pitrizza, Romazzino, Cala di Volpe, Cervo),ma anche i prestigiosi Danieli di Venezia, Gritti Palace di Venezia Lido, Principe di Savoia di Milano e via elencando.
Il fondo Europrogramme era un fondo comune immobiliare di diritto svizzero, il prototipo dei prodotti finanziari “atipici” (perché non regolamentati). Creato dal finanziere Orazio Bagnasco, prometteva rendimenti elevati legati al settore immobiliare, che dava una sensazione di stabilità e solidità. Però lo strumento, pur essendo in sé valido e ben gestito, aveva il grave difetto di essere un fondo “aperto”, che dava cioè la possibilità di entrare ed uscire in qualunque momento, in palese contrasto con la natura di investimento a lungo termine. Ed infatti, a causa dell’imposizione fiscale stabilita nel settembre 1983, si generò un’ondata di richieste di riscatto cui la società gestrice non poté far fronte perché non disponeva della liquidità necessaria (anche se il patrimonio era capiente). La liquidazione è stata lunga, ma i risparmiatori hanno ottenuto rimborsi graduali nel tempo, tanto che alla fine parecchi hanno recuperato più di quanto versato. La liquidazione, affidata alla Pricewaterhouse Cooper di Lugano, si è conclusa con l’erogazione dell’ultimo riparto nel 2015, quindi al lettore non spetta più nulla oltre a quanto già ricevuto.
CRACK EUROPROGRAMME : SI RICOMINCIA
La Camera dei ricorsi penali di Lugano riapre il caso.
Punta il dito su De Benedetti e Passera. Che si accusano a vicenda.
Così I' Ingegnere cercò di far saltare la creatura di Bagnasco.
Il capitolo Europrogramme, che sembrava chiuso da un anno. si è riproposto alla attenzione non solo del mondo del risparmio italiano. ma anche di quello giudiziario. La notizia. Il Comitato difesa sottoscrittori Europrogramme ha ottenuto, dalla Camera dei ricorsi penali di Lugano, la riapertura del procedimento nei confronti di cinque ex manager del gruppo De Benedetti, denunciati per falsa testimonianza nel dicembre del 1994.
IL RICORSO DEI 75.000 - In sostanza il ricorso dei rappresentanti dei 75 mila sottoscrittori del Fondo vuole dimostrare come la crisi di credibilità nella quale era caduto Europrogramme - oltre alla minaccia fiscale di una tassazione delle plusvalenze del 18% minacciate dall’allora Ministro delle Finanze Bruno Visentini (il quale era nello stesso tempo Presidente della Olivetti di Carlo De Benedetti)- era da imputare a una campagna di stampa negativa condotta dai giornali controllati dall`Ingegnere.
Con l’obiettivo di destabilizzare Europrogramme ed estrometterlo dal mercato finanziario. come difatti è avvenuto con la sua messa in liquidazione.
Secondo gli esponenti del comitato Europrogramme, si è successivamente scoperto che dietro alla Sasea del finanziere Florio Fiorini (ormai abitué delle carceri svizzere e di quelle italiane) si celavano due società del gruppo De Benedetti (Lasa e CIR International) che, di fatto, acquistarono il Fondo.
La riapertura del "caso" è avvenuta proprio per le contraddittorie affermazioni di questi manager, le cui confessioni avrebbero portato alla scoperta delle manovre (ora non piu segrete) circa i rapporti De Benedetti-Fiorini,
Un fatto appare tuttavia curioso in tutta la vicenda. Europrogramme era una creatura di Orazio Bagnasco, quel finanziere che divenne vicepresidente del vecchio Banco Ambrosiano di Roberto Calvi subito dopo I'abbandono di quella carica da parte di Carlo De Benedetti. Carica che è costata all'ex presidente di Olivetti una serie di guai giudiziari, con relative condanne. Pura coincidenza oppure parte di un disegno (o di una vendetta) ben orchestrato?
https://archivio.unita.news/assets/main/1985/04/17/page_004.pdf