Giorgio Scarmi, * 1950 Locarno, † 2013 Locarno. Si è formato a Verona e Venezia nella lavorazione del cuoio approdando alla scultura solo in un secondo momento. Subito ha trovato il proprio riferimento stilistico nella creazione di sagome, teste, stele, archi, idoli d’indefinita memoria arcaica, forse etrusca, immediatamente riconoscibili, quasi un marchio, che nei due decenni a cavallo del 2000 sono diventate delle presenze confidenziali per il pubblico ticinese. 

Nel settembre 1990 viene collocata nel prato del Parco Parsifal del Monte Verità di Ascona, la grande scultura Enigma di Giorgio Scarmi, alta oltre 3 metri. L'opera, oggi collocata alla scuole medie di Gordola, è forse uno dei segni più incisivi che l'artista ha lasciato sul nostro territorio. L'artista ha vissuto a Mergoscia e lavorava a Brione Verzasca. 

Tra le sue presenze espositive più importanti quella con Marco Piffaretti alla Galleria SPSAS di Palazzo Morettini nel 1993, la collettiva di sculture di via Nassa a Lugano nel 1995, quella al monumento sconsacrato di San Giovanni di Gnosca nel 2001.  

Socio attivo della SPSAS ha creato una delle stazioni del Sentiero per l’arte Lavertezzo-Ganne in Val Verzasca, promosso dalla società nel 2012. Scompare a Locarno nel 2013. 

Paolo Blendinger

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