Biografia
Claudio Taddei * 22.12.1966 Minas, Lavalleja (Uruguay) † 09.08.2019 Lugano (Svizzera). Con i genitori si trasferisce a Montevideo. All’ età di tre anni emigra in Svizzera, paese di origine paterna. A Lugano frequenta gli studi e parte del liceo, ma nel 1981 ritorna a Montevideo e termina il liceo umanistico. Nel 1984 vince il primo premio categoria solista del “Festival de La Paz”, Uruguay. Dal 1986 al 1990 frequenta la scuola di Belle Arti a Montevideo e parallelamente inizia gli studi all’Università del Lavoro come docente di disegno e pittura. Dal 1986 in poi le sue attività artistiche si muovono fra pittura e musica. Nella sua carriera musicale ha inciso 11 CD e 2 DVD dei quali alcuni editi da Emi e Universal. Il talento ed il successo porta Taddei a collaborare con molti musicisti. Il suo nome figura anche come produttore e direttore artistico di vari artisti. Tra i vari la band “La Vela Puerca” con il CD “Deskarado” (2000). Nel 1987 Taddei crea una band chiamata Camaron Bombay ispirata a nuove influenze del soul e del funky. Nel 1988 registra “la Ultima Tentaciòn de Caperucita Roja” che esce solo nel 1990 e va letteralmente a ruba. I videoclip che hanno supportato la diffusione dei suoi cd sono stati realizzati da direttori e registi eccellenti, vincitori di premi nelle loro categorie. Il primo fra tutti è stato ”Estoy Contento, Nena”, con la partecipazione di Ruben Rada, diretto da Leonardo Ricagni , tratto dal disco “La Iguana en el Jardin” (EMI). Hanno poi seguito dal CD “Cebras, Nàcar y Rubi” (EMI) “Noche de Sal” diretto da Cacho Bagnasco, ”Dormite Tranquilo”, diretto da Paulina Portela. e “No se si Salgo hoy” diretto da Diego Fernandez tratti dal cd “Espantapà- jaros” (Obligado Rds) per il disco “PSNL” diretto ancora da Leonardo Ricagni il video che porta il nome del disco. Per ultimo, ma non certo d' importanza, il bake-stage di “Puerto Mestizo” realizzato da Stefano Ferrari. Il disco “Para el Sur el Norte Esta Lejos” è stato realizzato con la collaborazione del produttore artistico argentino Carlos Villavicencio, il quale ha collaborato con artisti come Fito Páez, Luis A. Spinetta, Ketama, Charly Garcia, ecc. A fine 2002, ad ultimazione di “PSNL”, riceve la notizia di un grave problema di salute che lo riporta di nuovo in Svizzera con tutta la sua famiglia e purtroppo ad abbandonare la scena per vari anni. Durante il periodo di convalescenza (2003/2004) la Radio della Svizzera Italiana realizza un documentario biografico “Quando le canzoni si avverano” diretto da Stefano Ferrari. Durante la presentazione del documentario nella trasmissione “Storie” avviene un incontro con il cantautore Eugenio Bennato, che con Taddei improvvisano una versione straordinaria di “Alfonsina y el mar”. Taddei riprende in mano la sua vita e le sue attività con uno spirito nuovo, riproponendosi in diverse esposizioni pittoriche e altrettanti concerti.
Il 9 agosto 2019 viene a mancare, stroncato da un aggravamento della malattia con cui lottava da 15 anni con successo. Senza mai perdere il sorriso, senza mai farsi scoraggiare, ha vissuto ogni giorno con pienezza e con coraggio, regalando al suo pubblico arte, musica, pittura, umanità.
Link sull'artista:
https://www.claudiotaddei.com/home/
https://www.rsi.ch/la1/programmi/informazione/il-gioco-del-mondo/Ospiti/Claudio-Taddei-215764.html
https://www.rsi.ch/la1/programmi/cultura/cult-tv/tutti-i-servizi/Claudio-Taddei-1760647.html
https://www.rsi.ch/speciali/estival-jazz/edizioni-passate/Intervista-a-Claudio-Taddei-327690.html
https://www.bioggio.ch/Esposizione-di-Claudio-Taddei-1c75a100?vis=2
https://www.rsi.ch/news/ticino-e-grigioni-e-insubria/%C3%88-morto-Claudio-Taddei-12060429.html
https://www.maffeisnetwork.ch/portfolio-item/intervista-claudio-taddei/
https://es.wikipedia.org/wiki/Claudio_Taddei
Lugano, 9 agosto 2019: È morto il cantautore Claudio Taddei. Il poliedrico artista (pittore e musicista) ticinese-uruguaiano si è spento stamattina a 53 anni dopo una lunghissima lotta con la malattia
Fino all’ultimo ha lottato con una male che da oltre 15 anni rendeva la sua vita e la sua carriera un autentico calvario. Ma alla fine ha dovuto cedere. In un ospedale luganese è morto stamattina, all’età di 53 anni Claudio Taddei. Nato a Minas (Uruguay) nel 1966, all’età di tre anni è emigrato in Svizzera, paese di origine paterna. A Lugano ha frequentato gli studi e parte del liceo, ma nel 1981 è ritornato in Uruguay per terminare il liceo umanistico. Dal 1986 al 1990 ha frequentato la scuola di Belle Arti a Montevideo e parallelamente iniziato gli studi all’Università del Lavoro come docente di disegno e pittura. Poi l’ingresso nel mondo della musica con una serie di dischi che lo hanno portato ai vertici delle classifiche in Sudamerica grazie ad un sound «meticcio» in cui le sue due anime - europea e sudamericana - si combinavano con geniale originalità e che lui accompagnava con un look scenico stravagante, di stampo quasi circense.
All’apice della carriera e del successo, il cantautore ha però dovuto affrontare il momento più duro: combattere contro una terribile malattia. Quello che sembrava un passeggero gonfiore ad una gamba viene diagnosticato come un tumore. La star dei palcoscenici di Montevideo decide a quel punto di tornare in Ticino per curarsi. Da lì un lungo calvario durante il quale, tuttavia Claudio, non si è mai fermato a livello artistico: dischi e Dvd (una dozzina),concerti anche in prestigiosi consessi (da Estival Jazz di cui è stato un grande amico ed animatore –a Montreux, dagli States al circuito prestigioso del Blues Note),importanti esposizioni pittoriche, infuocate performance in cui le due arti si fondevano mirabilmente e tante collaborazioni con artisti di grido internazionali. Il tutto guidato da una sorta di furore creativo ma anche da una solarità ed una positività che colpiva al primo contatto. E questo fino a pochi giorni fa, quando il male che lo aveva così a lungo accompagnato, si è aggravato. Ancora un paio di mesi fa aveva infatti incantato il pubblico con una performance di suono e arte visiva in cui il suo talento, ancorché minato dal male, è emerso cristallino. Poi un repentino aggravarsi del male lo ha condotto alla morte. Addio guapo!
Mauro Rossi, Corriere del Ticino, 10 agosto 2019