Mostra di Imre Reiner a Palazzo Comunale di Bioggio


"Dal giardino di Imre Reiner", a Bioggio, dal 15.06. al 30.09.2018 

Casa comunale di Bioggio

 

 

Nell’ambito della programmazione culturale promossa dal Comune di Bioggio sarà inaugurata    

 

venerdì 15 giugno 2018 alle 18.30    

la mostra "Dal giardino di Imre Reiner"    

dal  15 giugno al 30 settembre 2018.  

 

ORARI -  Lunedì 16-19; martedì, mercoledì e venerdì 9.45-11.45; giovedì 11-14.    

Le esposizioni sono come sempre sostenute da Banca Raiffeisen Malcantonese, AIL SA e Tenuta Bally & Von Teufenstein Vezia.

Imre Reiner, nato in Ungheria nel 1900, dopo un’iniziale formazione di scultore in patria si è trasferito giovanissimo in Germania per perfezionare la sua formazione artistica alle scuole d’arti e mestieri di Francoforte sul Meno, dapprima, e di Stoccarda, poi, dove si specializza nella creazione e sviluppo di caratteri tipografici. In questi anni di ristrettezze economiche soggiorna per un paio d’anni negli Stati Uniti, a New York e Chicago, dove lavora come scalpellino. Rientrato a Stoccarda alla metà degli anni ’20, trova impiego quale disegnatore industriale. A partire da questo momento cresce la sua notorietà internazionale in campo tipografico con la pubblicazione di 11 importanti saggi e lo sviluppo di tutta una serie di fortunati caratteri tipografici.

Nel 1931, percependo l’inesorabile degrado politico in Germania, che avrebbe portato da qui a poco alla discriminazione e persecuzione ebraica, lascia la Germania. Dopo essersi sposato a Parigi, e dopo un breve soggiorno a Basilea, giunge in Ticino. Si stabilisce a Ruvigliana dove rimarrà quasi ininterrottamente per oltre 50 anni e dove si dedicherà essenzialmente alla sua grande passione di sempre: la pittura.

Qui continua anche la realizzazione dei caratteri tipografici che gli avevano dato fama – alla sua scomparsa nel 1987, ne avrà creato una quindicina – e una importante produzione grafica che avrebbe portato all’illustrazione con silografie e incisioni di 39 edizioni.

L’amore per la calligrafia, assieme ai ricordi della prima formazione di scultore, affiorano spesso nella sua opera con lettere inserite nelle composizioni e suggestioni tridimensionali.

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