Biografia

Cornelia Forster (* 5.1.1906 Zollikon, † 10.10.1990 Sala Capriasca). Stimolata dal padre sin da giovane alle arti figurative, frequenta la Kunstgewerbeschule (architettura d’interni) a Zurigo (1922–26) e a Parigi la scuola del postcubista André Lhote e l’Accademia della Grande Chaumière (1927),formazione che le dà una solida preparazione tecnica. Si avvicina alla scultura tramite Karl Geiser, conosciuto nel 1926, e Franz Fischer, suo primo marito, nell’atelier del quale esegue alcuni gessi. Nascita della figlia Rosina (1929). Nel 1931 incontra Kurt Wiemken, artista svizzero legato al surrealismo. Soggiorna in Ticino per ragioni di salute (1931–36). Nascita del figlio Cornelio (1934). Nel 1935 ottiene una borsa di studio per un soggiorno a Roma all’Accademia Tedesca, che presto abbandona, non condividendo la propaganda politica nazista da essa sostenuta. Nel 1937 illustra Couramma di Friedrich Glauser e nel 1940 il libro Poésie Graphique. Difficoltà economiche la obbligano a dedicarsi all’esecuzione di lavori artigianali già a partire dalla fine degli anni ’20, tuttavia la sua fonte principale di guadagno, specialmente durante la seconda guerra mondiale, sono schizzi e decorazioni per l’industria tessile. Matrimonio con Hildebrand Altepost e nascita del figlio Vincenzo (1944). Nel 1947 studia la tecnica dell’arazzo nell’atelier di André Lurçat a Saint-Céré in Francia. Prima mostra importante a Milano presso il Movimento Arte Concreta (MAC) nel 1952. Soggiorna a Zurigo dal 1938 al 1955, anni durante i quali intraprende numerosi viaggi di studio. Nel 1955 si installa definitivamente in Ticino. Nel 1972 illustra il testo-oracolo anonimo cinese, I King (Il libro dei mutamenti). Nel 1974 retrospettiva a Morbio Inferiore e nel 1977 al Kunsthaus di Zurigo.

La produzione di Cornelia Forster è caratterizzata da un lato dalla facilità con la quale l’artista riesce ad operare nei più svariati campi dell’espressione tecnico-artistica, dall’altro dalla qualità volutamente autonoma, eclettica e dinamica della sua arte. Nei primi anni della sua attività Forster si dedica soprattutto al disegno, in cui prevale il tratto fluido, sintetico e conciso. L’artista predilige composizioni figurative realizzate tramite forme semplificate e bidimensionali, in cui domina la rappresentazione dell’uomo o del paesaggio e nelle quali vengono talvolta riuniti elementi e motivi disparati d’impronta surrealista. Questa volontà di semplificazione rende le sue figure leggere ma anche fragili, oscillanti fra l’etereo e il ludico, aspetti molto importanti in tutto il suo itinerario artistico.

Nei numerosi arazzi, eseguiti soprattutto per spazi pubblici già a partire dalla fine degli anni ’40, predomina l’elemento fantastico-figurativo: l’artista rappresenta, talvolta in modo ostentatamente descrittivo, storie religiose o mitiche ambientate in una natura lussureggiante.

Negli anni ’50 la maggiore indipendenza economica dall’attività legata all’industria trova riscontro nella crescente libertà formale delle sue opere. La sua ricerca tende sempre di più all’astrazione, sia nella scultura, che nella pittura, nelle quali l’artista si concentra rigorosamente sull’organizzazione dello spazio compositivo. In pittura ricerca l’armonizzazione fra lo sfondo pittorico reso con pennellate dense e gli elementi grafici altamenti evocativi, disposti in un ordine e ritmo che passa dal chiuso all’aperto, dall’addensamento alla rarificazione. La scelta dei colori non è fondata su contrasti cromatici ma sulla ricerca della consonanza, espressa nella combinazione di tonalità smorzate, in accordo fra di loro.

Opere: arazzi: Zurigo, Wasserkirche; Zurigo, Obergericht; Madrid, Ambasciata svizzera; Mosca, Ambasciata svizzera; tabernacoli: Caneggio, chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta; Canobbio, chiesa parrocchiale di S. Siro.

Simonetta Noseda, 1998

 

Cornelia Forster: nascita 5.1.1906 Zollikon, morte 10.10.1990 Sala Capriasca (oggi com. Capriasca),rif., poi sufi, di Zurigo. Figlia di Fritz, commerciante di macchine e di dinamite, e di Emilie Rieder. ∞ 1) Franz Fischer; 2) Hildebrand Altenpost. Frequentò la scuola di arti applicate di Zurigo (1922-26) e, a Parigi, la scuola di André Lhote e l'Acc. della Grande Chaumière (1927). Visse nel Ticino (1931-35, con interruzioni),a Zurigo, dove lavorò spec. per l'industria tessile e, dal 1955, a Sala Capriasca. Nel 1935-36, durante un soggiorno presso l'Acc. ted. di Roma, si avvicinò all'antichità classica. Nel 1947 studiò la tecnica dell'arazzo con André Lurçat a Saint-Céré (Midi-Pyrénées). Spirito vivace ed eclettico, la pittrice e scultrice fu attiva pure nel campo della grafica, dell'illustrazione (anche di suoi scritti) e delle arti applicate. La sua variegata opera, a tratti connotata da una vena surreale e fantastica, dal 1940 è stata contraddistinta da sviluppi di orientamento astratto.


Opere
– C. Forster attraverso il '900: 300 opere, [CD-ROM], 2001
Bibliografia
– G. Curonici, C. Forster, 1984
– DBAS, 338 sg.

Autrice/Autore: Anita Guglielmetti

 

Link:

http://www.adhikara.com/cornelia-forster.html

https://www.google.com/search?q=cornelia+forster&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwifyoOx_qLgAhURJlAKHX_4BSEQ_AUIDigB&biw=1344&bih=731

http://www.galleria-sestante.ch/cornelia-forster/biography.htm

http://1995-2015.undo.net/it/mostra/136952

https://www.zaehringer-zuerich.com/forster-ch.html

 

 

 

 

 

 

 


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